L’isola (ambientale) che non c’e’
Vi sarete senz’altro chiesti
che cosa è un’Isola Ambientale, visto che
ogni tanto viene “evocata”, ma nessuno ci
spiega esattamente di che si tratta.
L’abbiamo chiesto allora a “uno che se ne
intende”, l’architetto Vito Redaelli dello
studio Redaelli-Speranza, che ha curato, su incarico
dell’Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente,
lo studio di fattibilità di una grande isola
ambientale individuata nella nostra zona, coordinando
un raggruppamento composto anche dalla Società
Edera Srl e dagli architetti Teresa Figuereido Marques
e Jacopo Pellegrini.
“L’isola ambientale Lodi-XXII Marzo è
un nuovo disegno urbano che ha come obiettivo prioritario
il più ampio recupero del paesaggio e dell’ambiente
dell’area delimitata da Corso Lodi-Viale Umbria-Corso
XXII Marzo e Viale Montenero , individuando un insieme
di opere tali da garantire simultaneamente una più
elevata efficacia per le politiche della mobilità,
accessibilità veicolare e sosta, insieme con
una maggiore qualità del paesaggio”.
L’isola ambientale avrà lo scopo principale
di migliorare la qualità della vita urbana attraverso
una nuova classificazione delle strade (prevista dal
Codice della strada) che prevede che le vie primarie
del traffico di attraversamento siano ai confini dell’isola,
mentre le strade interne siano riservate al traffico
locale a velocità ridotta, con le eccezioni,
viste le considerevoli dimensioni dell’Isola Lodi-XXII
Marzo, dell’asse Papi-Tiraboschi-Cadore, via Spartaco
e via Bergamo.
Inoltre tutto ciò che è compreso nell’isola
(strade, parcheggi, verde pubblico, attraversamenti
pedonali e piste ciclabili) dovrà essere integrato
a dimensione d’uomo.
Le isole ambientali sono, in termini alquanto generali,
previste da una circolare del Ministero dei Lavori Pubblici
sui piani urbani del traffico che ogni città
si deve dare.
Tra le numerose proposte progettuali comprese nello
studio di prefattibilità illustratoci dall’arch.
Redaelli, vi sono anche sei proposte di intervento su
porzioni piccole, ma significative, dell’isola,
pensate proprio per valorizzare la qualità urbana.
Vi proponiamo alcune idee.
Modifica dei sensi di marcia per via Friuli, in parte
a doppio senso di circolazione, e recupero paesistico
della strada con alberatura e marciapiede protetto,
che non potrebbe più essere utilizzata come alternativa
a viale Umbria per l’attraversamento del quartiere.
Ridisegno delle vie Cadore/Tiraboschi, che preveda una
zona centrale di passaggio pedonale e della piazza Libia,
defininendo così i presupposti affinchè
il “parco Libia”, nel suo disegno a croce,
diventi il cuore dell’Isola Ambientale.
Via Anfossi: cambiamento del senso di marcia per un
tratto della via (fino a via Morosini) e pista ciclabile;
questo anche per salvaguardare un ambito in cui a poca
distanza sono presenti una scuola elementare e una scuola
materna.
Via Muratori: passaggio solo pedonale fino a via Botta;
intervento importante da un punto di vista paesaggistico
perchè in prossimità dell’arco di
Porta Romana.
Mentre alcune proposte sono attuabili nel breve periodo,
attraverso una ordinanza del sindaco (come la ridefinizione
dei sensi di marcia), altre presuppongono la costruzione
di nuovi parcheggi
per poter liberare molte strade dalla sosta delle auto
e per recuperare qualità urbana.
Ci auguriamo che tale progetto, attualmente sulla carta,
possa trovare attuazione in un futuro non troppo lontano:
recitava una famosa canzone degli anni 80 ”…forse
questo ti sembrerà strano, ma la ragione ti ha
un po’ preso la mano ed ora sei quasi convinto
che non può esistere un’isola che non c’è…”.
Silvano Schito
Didascalia:
Il nuovo ambiente-paesaggio dell'Isola Ambientale Lodi-XXII
Marzo
Le piccole aree delimitate si riferiscono ad ambiti
particolari (ma non i soli) poi sviluppati nel progetto.
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